In TOUCH c'è un padre, Martin, disposto a tutto per proteggere e rendere felice il figlio autistico, Jake, di 11 anni, affetto da mutismo fin dalla nascita.
Il bimbo però possiede doni non comuni, che inizieranno a venire allo scoperto grazie alla visita dell’assistente sociale Clea Hopkins, la quale aiuterà Martin ad aprire gli occhi sulle straordinarie capacità di suo figlio. Jake, infatti, vede cose che gli altri non vedono, collegando eventi e persone all’apparenza non connessi fra loro. Tutto ciò può essere captato e decifrato attraverso i numeri, unica fonte tramite la quale il bambino riesce a esprimersi.
Martin dovrà quindi imparare a comprendere tale linguaggio, districandosi fra significati numerici e visioni matematiche espresse da suo figlio Jake, capace di capire e prevedere cosa attende gli esseri umani intorno a lui.
Mediante questo lento, difficile ed elaborato cammino, coadiuvato da Arthur Teller, un professore che avrà il compito di aiutare Martin a decifrare codici e a interpretare i vari collegamenti fra numeri e persone, padre e figlio si troveranno finalmente in connessione, riuscendo così a parlarsi e di conseguenza a conoscersi per quello che sono realmente