In Goddess we trust.
Si chiama Sarah. Porta degli abiti scollati, setosi. È chiacchierona, a volte sbrigativa, altre volte distratta. E ha gusti molto costosi. Quando entra in confidenza, sussurra che in realtà è figlia di Giove e di Mnemosine (la dea della memoria). Di mestiere fa la Musa e la maggior parte dei registi fa ricorso a lei se entra in crisi d'ispirazione. Il suo compito è quello di aiutare un famoso sceneggiatore messo alla porta di uno studio hollywoodiano.