Nella Roma pontificia alla fine del XV secolo, Cesare Borgia, figlio di papa Alessandro VI, usa e abusa del proprio ascendente sulla sorella Lucrezia, creatura affascinante e voluttuosa. Per motivi politici, combina i matrimoni di Lucrezia: egli sogna d'ingrandire lo stato pontificio per mettere l'Italia sotto il controllo dei Borgia. Giovanni Sforza, il primo marito di Lucrezia, dichiarato impotente, viene messo fuori gioco e Lucrezia è costretta a sposarsi con Alfonso d'Aragona. Sottomessa, la giovane accetta, ma poi riconosce con gioia nel futuro sposo uno sconosciuto che aveva goduto dei suoi favori la sera di Carnevale. Il disgusto del duca cede presto all'amore. Cesare, nel frattempo, sogna una nuova alleanza e fa assassinare Alfonso. Rassegnata, dolorosamente passiva, Lucrezia è costretta a sposare il duca d'Este.