Anno Domini 1240: le armate mongole, guidate da Ögödai, uno dei quattro figli di Gengis Khan, premono alle porte dell'Europa. Da Varsavia parte una missione di pace, capeggiata dal prode Stefano di Cracovia, ma le trattative falliscono. Stefano riesce a trascinare la cavalleria mongola in una zona paludosa. Nel massacro muore anche il feroce Ögödai. Pur con la supervisione dell'americano André de Toth, il film fu diretto da Savona (con l'aiuto di Riccardo Freda). Qualche finezza pacifista nella sceneggiatura (firmata anche da Tonino Guerra), un robusto piglio epico-spettacolare, un efficace contributo della cavalleria iugoslava.