Bernardo vede Garcia e gran parte dei suoi lanceri abbandonare il cuartel e rimane ancora più colpito quando scorge la statua di un’aquila sul davanzale della finestra dell’ufficio di Varga. Interpretando questi segni corre ad avvertire Diego, il quale cerca di comunicare al padre il pericolo imminente, ma vengono interrotti dagli uomini di Varga che li fanno prigionieri. Varga cattura anche i pochi soldati rimasti e Garcia, tornato senza gli altri lancieri. La bandiera dell’Aquila viene alzata. Kolinko si rifiuta di pagare l’Aquila, in quanto convinto che i proprietari terrieri e i soldati momentaneamente in vacanza costituiscano ancora un pericolo per il controllo di Los Angeles, e viene ucciso.
Varga cerca di convincere Alejandro a farsi dare la lista dei patrioti, ma l’uomo rifiuta. A questo punto Diego si offre di consegnare il documento all’Aquila passando per un traditore. Con questa scusa però Diego riesce a liberarsi e torna al pueblo nei panni di Zorro per aiutare il padre e gli altri prigionieri. La lotta diventa incandescente quando intervengono i proprietari terrieri, avvertiti da Diego, e quando vengono liberati i soldati prigionieri. L’Aquila non ha scampo e Varga viene ucciso dal suo stesso aiutante. La bandiera spagnola torna a sventolare e Don Alejandro si scusa con il figlio per aver pensato male di lui, dimostrando di esserne orgoglioso.