La flotta vichinga risale la Senna, avvicinandosi a Parigi. La paura si sparge velocemente tra la popolazione e il conte Oddone consiglia all'imperatore Carlo di lasciare la città. Tuttavia, su consiglio di sua figlia Gisla, il sovrano si rifiuta di abbandonare i suoi sudditi. Mentre la maggior parte dei vichinghi si accampa, un gruppo di navi guidate da Rollo si avvicina alle mura per studiare meglio le difese. Nel Wessex, re Ecbert parla a suo figlio Aethelwulf della possibilità di invadere il regno di Northumbria e detronizzare re Aelle, il padre della principessa Judith. A corte giunge un uomo dal regno di Mercia, il quale comunica a Ecbert e Aethelwulf che la regina Kwenthrith sta uccidendo tutti i nobili che le si oppongono. Nell'accampamento vichingo, Ragnar affida il comando dell'attacco a Floki e, durante il consiglio con gli altri comandanti, Rollo suggerisce di attaccare simultaneamente sia dal fiume che da terra. Lagertha decide di guidare gli uomini a terra, mentre Rollo avrà il comando delle navi. Floki inizia subito a costruire le torri d'assedio necessarie per assaltare le mura. A Kattegat, Þorunn vive una profonda crisi d'identità e chiede a Aslaug di prendere la sua bambina. La regina si rifiuta, dicendole che sua figlia ha un gran bisogno di sua madre. Nel Wessex, re Ecbert invia Aethelwulf dalla regina Kwenthrith con l'ordine di porre fine al suo comportamento folle e di firmare il documento di sottomissione del regno di Mercia a quello del Wessex. Se non obbedirà, la Mercia verrà attaccata e Kwenthrith detronizzata. Intanto, Ragnar continua a soffrire per la morte di Athelstan. Il conte Oddone, re Carlo e la principessa Gisla discutono l'imminente attacco vichingo; la donna si mostra determinata a difendere Parigi fino alla fine. Rimasti soli, il conte e la principessa discutono la proposta di matrimonio di lui: Gisla cerca di evitare l'argomento, chiedendo a Oddone di concentrarsi sulla difesa della città. Mentre è al lavoro sulle torr