Dopo lo scontro contro Frodi, Lithia porta l'indebolito Ioria al riparo in una casa disabitata non molto distante, dove però non vi sono viveri. La giovane si reca a cercarli nel villaggio vicino, che però è inspiegabilmente deserto e lì perde i sensi per il freddo. Viene però salvata da Mur, che la porta nel fienile appartenente ai genitori dell'unico bambino rimasto al villaggio. Dopo essersi ripresa e aver ascoltato i racconti del piccolo, Lithia capisce che la causa della scomparsa degli abitanti è il sadico Cavaliere di Asgard Fafner di Nidhogg, che sta conducendo degli esperimenti su cavie umane nella cattedrale del villaggio e che molto probabilmente gli abitanti sono lì.
Il Cavaliere dell'Ariete si reca dunque alla cattedrale, dove viene catturato e torturato dal nemico. In seguito Mur si libera asserendo di aver solo finto di essere in svantaggio allo scopo di capire l'entità degli esperimenti di Fafner e di analizzare l'Yggdrasil da vicino, nonché di dare così tempo a Lithia e Ioria di arrivare al villaggio in modo da costringere Fafner alla fuga e liberare gli abitanti del villaggio.
Nel frattempo Aldebaran giunge in un'arena dove Dohko di Libra si sta scontrando con degli avversari asgardiani dinanzi a un pubblico. Mentre si interrogano sulla loro misteriosa rinascita, giunge lì il cavaliere Heracles di Tanngrisnir, che istiga i due Cavalieri di Atena a battersi con lui. Dohko propone ad Aldebaran di battersi, anche per rifarsi della sconfitta subita in passato per mano dei cavalieri asgardiani Mizar e Alcor .
Aldebaran quindi scende in campo con la sua armatura, ma inizialmente si rifiuta di combattere una battaglia per scopi personali, dato che ciò è contro il volere di Atena. Solo quando Heracles, per provocarlo, mette in pericolo due bambini che stavano osservando lo scontro, il Cavaliere d'Oro ricorre al Sacro Toro, costringendo Heracles alla ritirata e rigenerando temporaneamente il corno destro dell'elmo della sua armatura d'oro.