Fish, ridendo, dice ad Andromeda ciò che è successo a Pegasus, poi, prima di iniziare lo scontro, gli chiede se è divenuto cavaliere sull'Isola di Andromeda. Il ragazzo risponde di si, ed aggiunge "Da Albione, che purtroppo ha perso la vita per mano di Scorpio, tuo pari e cavaliere dell'ottava casa". Fish però lo corregge, è stato lui, e non Scorpio, ad uccidere Albione. All'inizio la missione era stata affidata a Scorpio, ma il custode dell'ottava casa si era trovato in difficoltà, quindi Arles aveva inviato anche Fish. Una rosa del cavaliere dei pesci indebolì Albione, che poi fu finito da Scorpio. Andromeda rammenta allora le parole di Nemes, accanto al cadavere di Albione vi era una rosa con un petalo strappato, ma sull'Isola di Andromeda non crescono fiori. Deciso a vendicare il maestro e salvare Pegasus, Andromeda lancia le sue catene contro il nemico, ma Fish la ferma senza difficoltà e reagisce atterrando il ragazzo con uno dei suoi colpi segreti, la "Rosa di sublime bellezza", la stessa che sta uccidendo Pegasus e che priva della vita senza far soffrire. Steso al suolo, Andromeda sente le forze che lo abbandonano, ma sul punto di cedere ricorda l'addestramento e la terribile Isola di Andromeda, sulla quale le condizioni di vita erano proibitive. Un giorno, stava per essere sconfitto in combattimento da Reda, non perché debole, ma perché non voleva colpire il compagno. In quell'occasione fu Nemes a salvarlo, facendo rimandare la lotta, ma il giorno dopo avrebbe dovuto battersi di nuovo, prima con Sanzius e poi con Reda, ed infine avrebbe dovuto affrontare la prova ultima per diventare cavaliere e conquistare l'armatura. Nemes cercò di convincerlo a rinunciare perché la sua generosità lo rendeva inadatto ad essere un cavaliere, ma Andromeda non accettò per via della promessa fatta a Phoenix prima della partenza. Il giorno dopo, fu proprio il ricordo di Phoenix a dargli la determinazione necessaria per sconfiggere i due avversari, e così Androme