Osservando Pegasus, Sirio comprende che non combatte per l'armatura ma per qualcosa di più importante, d'altra parte anche lui deve ottenere la vittoria, come ringraziamento al maestro per la sua paziente opera di addestramento. Lentamente, un tatuaggio a forma di Dragone compare sulla schiena di Sirio, per essere pienamente visibile non appena il cavaliere si prepara ad attaccare. Pegasus comunque non resta fermo ad aspettare l'avversario e lancia il suo fulmine, contro il quale Sirio non ha speranze senza il suo scudo. Sorprendentemente, Dragone evita l'attacco, per poi spiegare che su cento colpi sono solo cinque o sei quelli realmente veloci e pericolosi, gli altri sono prevedibili. Detto ciò Sirio si prepara ad usare il Drago nascente, ma all'improvviso cade al suolo e, toccandosi l'addome, scopre che uno dei colpi di Pegasus è andato a segno. Vedendo il suo avversario in difficoltà, Pegasus lancia una seconda scarica, e stavolta non uno ma tre colpi raggiungono il bersaglio. Sirio non riesce a capire come ciò stia accadendo, ma soprattutto è preoccupato perché quei colpi si stanno avvicinando sempre di più al suo unico punto debole. Dragone ricorda infatti le ultime parole del maestro prima della sua partenza per Nuova Luxor, quando gli spiegò che il suo unico punto vulnerabile è la zona contrassegnata dall'artiglio del drago sulla sua schiena ed a cui corrisponde il cuore. Quella zona è visibile solo quando Sirio attacca senz'armatura e resta scoperta solo per pochi decimi di secondo, ma è comunque un punto debole. Ora, sembra che i colpi di Pegasus si stiano avvicinando sempre di più a quel punto, che sul torace corrisponde al cuore. A conferma delle ipotesi di Sirio, Pegasus dichiara di aver trovato il suo punto debole e sfida l'avversario a lanciare il Drago nascente. Pur preoccupato, Sirio accetta la sfida ed entrambi i cavalieri scagliano i loro colpi segreti. Dragone colpisce Pegasus in pieno volto, ma il ragazzo centra il cuore del nemico,