Chloe Saint-Laurent, una psicologa specializzata in criminologia, viene inserita nella squadra del comandante Matthieu Perac. I colleghi non sono entusiasti dell'arrivo della ragazza e ne sottovalutano le potenzialità. Una donna viene trovata morta vicino a dei cassonetti. Chloe e Mattieu scoprono che la vittima è una mitomane che assume l'identità di altre persone. I primi sospetti sono rivolti al fratello della donna che hai dei piccoli precedenti per episodi di violenza. Successivamente gli agenti scoprono che la madre della ragazza aveva affidato la prima figlia ai nonni paterni. La vittima aveva scoperto dell'esistenza della sorella ed era riuscita a mettersi in contatto con lei. Entra quindi nella rosa dei sospetti il nonno della primogenita, ma anche lui ha un alibi. Alla fine, Chloe ha un'intuizione: la ragazza è stata uccisa dalla madre che non riusciva ad accettare l'incontro tra la "figlia dell'amore" e la figlia avuta durante il suo periodo di decadenza.