Il prossimo avversario della Ōarai è la filo-italiana Anzio, uno dei team più pericolosi del Giappone, che usa i carri P40, CV33, 75/18 e l'M13/40, e che nel suo primo incontro ha facilmente annichilito l'agguerrita Accademia Maginot. Le ragazze decidono quindi di potenziare i propri carri armati, il tutto mentre cercano di accrescere la fiducia in sé stesse e rendere più saldi i rapporti di gruppo, dal momento che da quel momento in poi la fiducia incondizionata in Miho, che decide di rivelare alle compagne il motivo per il quale aveva lasciato sia la Kuromorimine che la pratica del sensha-do, sarà l'unica cosa che potranno sfruttare per affrontare squadre tecnicamente molto più forti di loro. Alla fine, grazie ai miglioramenti ai carri e ad una ritrovata autostima, la Ōarai sconfigge Anzio accedendo alla semifinale.