La battaglia di Italica sembra sul punto di concludersi in un massacro per gli abitanti e l'ormai disperata guarnigione, quando all'improvviso dalla collina di Arnus sopraggiunge in soccorso degli assediati una nutrita divisione di elicotteri da combattimento UH-1, AH-1S e OH-1, che avvertiti preventivamente da Yōji, spazzano via facilmente le forze dei briganti salvando la città. Nel mezzo dello scontro poi, anche la terza squadra di ricognizione si unisce alla battaglia, con Rory e Shino che, guidate rispettivamente dalla sete di sangue e dall'impulsività, si distinguono particolarmente, supportandosi a vicenda. Terminata la battaglia la principessa Piña, sconvolta e atterrita da quanto ha appena assistito, teme le conseguenze cui l'impero andrebbe incontro sfidando oltre le JSDF, e perciò si prepara a quella che riterrà essere un'umiliante accettazione di resa. Invece, il colonnello Kengun propone delle condizioni estremamente favorevoli, promettendo inoltre di non esercitare alcun tipo di controllo sulla città, che anzi viene immediatamente riconsegnata agli abitanti. Dopo aver venduto le scaglie di drago, anche il gruppo di Yōji si prepara a fare ritorno ad Arnus, ma durante il viaggio, a causa di un'incomprensione, il convoglio si scontra con i Cavalieri delle Rose, l'ordine cavalleresco sotto il comando di Piña che è diretto ad Italica per dare soccorso agli assediati, e così Yōji, rimasto indietro per permettere la fuga ai compagni, viene fatto prigioniero dal loro vice comandante Bozes.