La notizia della respinta del drago di fuoco da parte delle JSDF si propaga velocemente per l'impero, raggiungendo anche la principessa Piña, che si sta recando sul colle Arnus per spiare gli invasori. Le sue ricerche la conducono in un ospedale in cui si trova Duran, sopravvissuto allo scontro con le JSDF ma rimasto orrendamente mutilato, da cui apprende che le truppe avversarie sono semplicemente troppo potenti per poter essere sconfitte, e che in realtà il vero nemico potrebbe essere l'impero stesso, interessato solo a salvare i suoi domini senza curarsi della sorte dei regni vassalli. Nel mentre, Yōji e la sua squadra rientrano alla base, attorno alla quale nel frattempo è stata costruita una vera e propria cittadella fortificata, dove egli viene inizialmente redarguito dai suoi superiori per aver portato degli abitanti di queste terre all'interno del campo. In seguito però, grazie al suo resoconto e ai buoni rapporti intrattenuti con i locali, il generale Hazama approva la sua decisione, a condizione che siano lui e i suoi compagni ad occuparsi dei profughi. Tuttavia, mentre Lelei inizia ad imparare lentamente il giapponese e la giovane elfa Tuka mostra di fare ancora fatica ad accettare la morte del padre, Yōji viene messo in guardia dal suo amico Yanazada, che gli fa presente come le immense potenzialità economiche, politiche e militari insite in queste terre rappresentino una forte tentazione alla quale difficilmente le maggiori potenze del mondo accetteranno di rinunciare, mettendo così il Giappone in una posizione pericolosa. E infatti, il governo giapponese si ritrova pressato sia dall'interno, con voci circa un presunto uso eccessivo della forza da parte delle JSDF, sia dall'esterno, con il presidente cinese Dechou Dong che pianifica di spostare metà della popolazione cinese al di là del portale per risolvere il problema del sovraffollamento in Cina. In ogni caso, per cercare di sdebitarsi di quanto le JSDF stanno facendo per loro, Lelei, Rory e Tuka decidono di estrarre le scaglie dei draghi morti nei ripetuti attacchi ad Arnus per rivenderle a peso d'oro nella vicina città-stato di Italica, dove si dirigono insieme a Yōji e la sua squadra, senza sapere che verso la stessa meta è diretta anche Piña.