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3 thriller polizieschi al confine tra il bene e il male

CRIMINAL RECORDS

Nel centro di Londra, una telefonata anonima attira due poliziotti di talento – una giovane donna all’inizio della sua carriera e un uomo anziano determinato a preservare la sua eredità – in una battaglia per correggere un errore giudiziario del passato. Fin dall’inizio è chiaro che il poliziotto più anziano (Peter Capaldi) ha commesso un errore o ha nascosto qualcosa in un caso di omicidio. Potrebbe essere che l’uomo finito in prigione sia in realtà innocente. In ogni caso, la possibilità esiste ed è ciò che June Lancer (Cush Jumbo) cercherà di dimostrare in Criminal Record. Il thriller britannico creato da Paul Rutman (Indian Summers) non offre grandi scene d’azione o inseguimenti d’auto, ma punta tutto sul realismo e sul dialogo. È un vero e proprio faccia a faccia tra la nuova e la vecchia guardia. Le vittime a volte sono viste più come danni collaterali.

CLASS OF ’09

Nel corso di diversi decenni, seguiremo i membri della classe 2009 di Quantico, dove vengono formati gli apprendisti agenti dell’FBI. Ci saranno momenti nel futuro prossimo, dove un algoritmo di intelligenza artificiale aiuta a prevenire il crimine, e momenti nel presente, dove tutti acquisiscono esperienza e hanno aspirazioni. Kate Mara guida il cast di Class of ’09, che comprende Bryan Tyree Henry, Brian J. Smith, Sepideh Moafi e Jake McDorman. Diventeranno amici, o anche di più, si perderanno di vista e si riavvicineranno, ma saranno tutti al centro della trama. La coesione del gruppo e il patriottismo risuonano fortemente nella serie, il che sembra quasi scontato quando si parla dell’FBI. Ma ciò che sorprende è che oggi il tema della serie è molto attuale negli Stati Uniti, dove si parla dell’uso dell’intelligenza artificiale per prevenire il crimine. La serie, scritta da Tom Rob Smith (MotherFatherSon), mette in discussione la fiducia nelle autorità e, soprattutto, il loro ruolo.

GRISELDA

Lo scrittore Doug Miro, il produttore Eric Newman e il regista Andrés Baiz si uniscono nuovamente al team di Narcos per un’altra serie sui cartelli. Potreste aver visto la pubblicità di questa serie, perché Netflix ha puntato molto sul marketing. Questa volta l’attenzione si concentra su una baronessa colombiana, Griselda, interpretata brillantemente da Sofia Vergara. È molto diverso dal suo ruolo comico in Modern Family. Dopo essere fuggita da Medellín per Miami con i suoi tre figli piccoli e un chilo di cocaina, Griselda Blanco diventa la crudele baronessa di un impero della droga in piena espansione. Inevitabilmente, sembrerà una versione femminile di Narcos, ma questa è la reinvenzione di una donna, e si scopre il suo repentino successo nell’industria della droga. In sostanza, si tratta di una madre che cerca di proteggere i propri figli. C’è ritmo, azione e abbastanza dramma da tenervi incollati fino alla fine. Griselda è un buon intrattenimento con la consapevolezza di essere stato comunque causa di atrocità in termini di vite umane.

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silvio