La religione è un argomento affascinante: c’è chi la guarda da una prospettiva antropologica, chi da una prospettiva di parodia e umorismo, chi con adorazione e persino attraverso il prisma della sensualità e del proibito. Comunque sia, ci siamo messi alla ricerca di serie che ruotano intorno alla religione, nel caso in cui abbiate voglia di esplorare questo argomento così sfaccettato.
Cominciamo con American Gods, un classico del genere fantasy che potete trovare su Prime Video. Questa serie, basata sull’omonimo romanzo best-seller di Neil Gaiman, ci porta in un viaggio epico e surreale in cui vecchi e nuovi dei si affrontano in una battaglia senza precedenti per la fede e il potere sulla Terra.
Il protagonista è Shadow Moon (Ricky Whittle), un uomo che, dopo essere uscito dal carcere, viene accolto da un misterioso personaggio che si fa chiamare Mr. Wednesday (Ian McShane). Ben presto si rende conto di essere al cospetto di Odino, che lo esorta a unirsi a lui in una terribile gara in cui i vecchi dei, sempre più deboli, cercheranno di riconquistare il terreno perduto contro i nuovi dei, personificazioni della globalizzazione, della tecnologia o dei media, sempre più venerati nella nostra società.
La serie esplora i temi profondi della fede, dell’identità e dell’immortalità, tessendo un arazzo di mitologia moderna e antica in una narrazione visivamente straordinaria. La critica ha lodato la serie per il suo approccio audace e creativo alla storia originale di Gaiman. E se avete letto i libri, sarete entusiasti di vedere come le divinità sono state rese sullo schermo: chi non aspettava di vedere l’aspetto di Mad Sweeney, il folletto furioso, o degli Zorya, le divinità celestiali slave?
Una fotografia innovativa, effetti visivi abbaglianti e interpretazioni accattivanti da parte del cast si combinano per creare un’esperienza visiva e narrativa unica. Se siete alla ricerca di una serie che vi immerga in un mondo magico dove gli dei camminano tra noi e il confine tra divino e umano si confonde, non avete bisogno di cercate oltre.
Continuiamo con The New Pope, il sequel di The Young Pope, una saga creata da Paolo Sorrentino che ci immerge nel feroce mondo della politica vaticana, e di come questa riesca a mettere in gioco la moralità dei suoi membri.
Papa Pio XIII (Jude Law) è in coma e il cardinale Voiello (Silvio Orlando) riesce a far eleggere come suo successore Sir John Brannox (John Malkovich), un aristocratico inglese moderato, che entra in carica come Giovanni Paolo III. Sebbene sembri la scelta ideale, le sue debolezze e i suoi segreti vengono presto svelati. A questo si aggiungono gli scandali ecclesiastici che emergono continuamente, la perdita di potere della Chiesa nella società e una serie di messaggi firmati da Pio XIII che iniziano ad apparire misteriosamente nella sua stanza d’ospedale…
Come il suo predecessore, The New Pope ruota attorno alle complesse macchinazioni politiche e spirituali del papato. Con un cast guidato da John Malkovich e Jude Law, la serie presenta una sinfonia di personaggi affascinanti e moralmente ambigui che lottano per il potere e la redenzione all’interno della Chiesa cattolica. Grazie a una sceneggiatura intelligente e a una fotografia abbagliante, The New Pope è una festa visiva e narrativa che vi terrà incollati allo schermo.
La critica ha lodato la serie per l’audace esplorazione di temi complessi e per l’approccio provocatorio alla religione e alla spiritualità. La trama intrigante, unita a dialoghi intelligenti e situazioni inaspettate, rende ogni episodio un’esperienza indimenticabile: un capolavoro da non perdere!
E concludiamo con Shtisel, una serie che vi trasporterà nelle tortuose strade del quartiere di Gerusalemme di Geula, dove scoprirete il mondo nascosto dell’ebraismo ortodosso israeliano. Con una narrazione commovente e al tempo stesso umoristica, Shtisel ci introduce alla vita della famiglia Shtisel ed esplora le complessità della vita, sia religiosa che familiare, in questa comunità ultraortodossa.
Shulem Schtisel è il patriarca di una famiglia numerosa e tutt’altro che ideale. Da un lato, il suo figlio più giovane, Akiva, non è interessato al matrimonio e preferisce dedicarsi alla pittura, la sua passione. D’altra parte, sua figlia Giti sta attraversando problemi coniugali che cerca di tenere nascosti. E il figlio maggiore, Zvi Arie, cercherà di sistemare tutto senza che il padre si accorga di nulla. Nella vita di tutti i giorni, la famiglia affronta le gioie della vita quotidiana, l’amore e la perdita.
Shtisel si distingue per l’arguta sceneggiatura e la capacità di catturare emozioni umane universali all’interno di un contesto culturale molto specifico, ed è stato accolto positivamente sia dalla critica che dal pubblico.
Il cast, guidato da Michael Aloni nel ruolo di Akiva Shtisel e da Shira Haas (Unorthodox) nel ruolo di Ruchama Weiss, offre interpretazioni eccezionali e la chimica tra gli attori e la loro capacità di trasmettere le emozioni più profonde sono una parte fondamentale del successo della serie. Una serie altamente raccomandata se avete voglia di scoprire una comunità che spesso vive con le porte chiuse al mondo.